Accogliere il silenzio: lo yoga come rifugio nel mese del raccoglimento

Novembre ci invita al raccoglimento. Le giornate si accorciano, i colori si fanno più morbidi, gli alberi si spogliano e la natura rallenta il passo. Tutto intorno a noi sembra sospeso in un respiro profondo. È il tempo del ritorno verso l’interno, quando anche il nostro corpo e la nostra mente chiedono quiete.
Nella frenesia del quotidiano, in un mondo che già corre verso le feste, lo yoga può diventare un rifugio: uno spazio dove ritrovare il respiro, l’ascolto e la gratitudine per ciò che è. Questo è il mese per imparare a stare nel silenzio, a sentirne il conforto e a trarne nutrimento.

Il valore del silenzio
Nel silenzio si apre uno spazio nuovo: quello dell’ascolto. Quando tutto intorno tace, possiamo finalmente percepire ciò che accade dentro di noi.
La pratica dello yoga ci insegna che il silenzio non è vuoto, ma pienezza. È la presenza viva che emerge quando smettiamo di cercare.
In sanscrito, questa qualità si chiama mauna, il silenzio consapevole. Non si tratta di chiudere il mondo fuori, ma di aprirsi a un ascolto più profondo, dove ogni respiro diventa una preghiera silenziosa di gratitudine.

Pratica per novembre: quiete, equilibrio e ascolto
Questo mese, dedica la tua pratica a rallentare, ascoltare e accogliere. Scegli posizioni che favoriscano l’introspezione e il rilascio, come:
– Paschimottanasana (posizione della pinza), che invita al raccoglimento;
Balasana (posizione del bambino), un gesto di fiducia e abbandono.
Supta Baddha Konasana (posizione reclinata dell’angolo legato), per aprire il cuore e accogliere la gratitudine.

Esegui Nadi Shodhana, la respirazione a narici alternate, poiché questa tecnica calma la mente, armonizza le energie e dona equilibrio.
Pratica qualche ciclo ogni mattina o prima di dormire, come rituale di serenità.

Dopo la pratica, prenditi un momento per scrivere liberamente, partendo da questa domanda: “Cosa sto imparando dal silenzio?
Lascia che le parole fluiscano, senza giudizio. Il semplice atto di scrivere può essere già una forma di ascolto.

Coltivare la gratitudine
Mentre la natura riposa, anche noi possiamo imparare a fermarci per ringraziare. Ogni respiro è un dono, ogni momento di calma una possibilità di rinnovamento.
La gratitudine nasce dal riconoscere ciò che abbiamo, anche — e soprattutto — ciò che siamo soliti dare per scontato. Praticare yoga a novembre significa dire “grazie” al corpo che ci sostiene, alla mente che impara a rallentare, alla vita che ci invita a fidarci del suo ritmo.

OM SHANTI OM 🕉️

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